"Annodo attorno al collo la stola che mi è stata donata a San Patrignano e ricordo volti, sguardi, voci... chi mai l’avrà tessuta mi chiedo? Poco importa, una e tutte le ragazze assieme. San Patrignano ti cambia la vita... e non la cambia solamente a chi varca la sbarra in cerca d’aiuto, ma anche a chi è in visita interrogandosi su come dare il proprio contributo. Non è più l’individuo, ma la Comunità stessa ad accogliere chi le si affida e a guidarlo verso un percorso di rinascita. Come per le ragazze della Tessitura, che attraverso la bellezza e la riscoperta di un’antica arte del saper fare ad ogni battuta di telaio si riaprono alla meraviglia della vita. Mi chiedo quante volte possiamo rinascere? Ogni volta che con coraggio ci doniamo a noi stessi, alla nostra vera Anima.” Anna Zegna
E’ un’affinità elettiva quella che unisce San Patrignano e Fondazione Zegna nel mantenere viva la trasmissione del patrimonio artigianale italiano all’interno del laboratorio di tessitura della comunità. Una sintonia tutta al femminile che si è tradotta in un percorso stimolante di crescita, conoscenza e formazione professionale. Cuore di questa collaborazione virtuosa è il telaio a licci manuale, uno strumento antico capace di rivelare l’eccellenza di lavorazioni che richiedono ingegno e meticolosità estremi. Un mezzo ma anche compagno silenzioso che giorno dopo giorno aiuta nel profondo lavoro di introspezione che avviene in comunità.
E’ stata percorsa molta strada dal 2013, anno in cui Fondazione Zegna ha incontrato la tessitura di San Patrignano. All’inizio il laboratorio è stato riorganizzato e il suo prodotto attualizzato secondo il gusto contemporaneo, pur mantenendo alta la qualità artigianale. Una vera ricerca stilistica ha preso forma e si fa sperimentazione di materiali e lavorazioni. Il laboratorio si è trasformato in una realtà produttiva che lavora con clienti prestigiosi nel mondo della moda e del design, producendo per brand italiani e internazionali, tra cui Agnona. Grazie al sostegno di Fondazione Zegna sono stati inoltre attivati corsi di formazione professionale e tirocini destinati a ragazze che terminano il percorso di riabilitazione nella comunità, ma desiderano specializzarsi. Grazie ai tirocini possono continuare a lavorare nel settore tessitura con il compito di formare altre giovani, ragazze appena arrivate, alle quali trasmettono competenze e forniscono loro un modello non solo professionale, ma anche umano.
Grazie a Fondazione Zegna sono nate sinergie interessanti che hanno generato collaborazioni e offerto visibilità internazionale. La più importante è Conscious Contemporary Craft: Creating Communities, piattaforma promossa dalla Fondazione Zegna con il London College of Fashion di Londra che ha attivato una rete di scambi creativi e umani tra le gli studenti di fashion design, le tessitrici di San Patrignano e le sarte del carcere femminile di Downview. Le donne hanno interpretato e realizzato a mano i modelli disegnati dagli studenti, scambiandosi – dall’Inghilterra all’Italia- messaggi e ispirazioni. L’apertura agli altri e al mondo esterno è una delle conquiste più importanti nel percorso di recupero. Disciplina, concentrazione, fiducia in se stessi e nei propri talenti, ma anche la capacità di lavorare in gruppo e di relazionarsi con gli altri: sono le qualità che si sviluppano al telaio, tappe fondamentali di un percorso che è prima di tutto umano.
Sono già cinque le ragazze che, una volta completato il programma di recupero, hanno proseguito la loro esperienza professionale nel settore tessile. Un mondo che iniziano a conoscere durante la permanenza in comunità grazie a relazioni costruttive sviluppate nel mercato del lavoro, con imprenditori, designers e buyers che oggi frequentano il laboratorio. Anche i corsi specializzati e le borse lavoro incidono sul futuro professionale e sull’indipendenza delle ragazze, offrendo loro delle possibilità in più al termine del loro percorso.
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“Se penso alla tessitura penso innanzi tutto alle persone. Quelle che mi hanno accolta fin da subito facendomi sentire, per la prima volta, voluta: quelle che mi sono state vicino, facendomi sentire protetta; quelle che hanno creduto in me, insegnandomi un lavoro, facendomi sentire capace di fare della mia vita qualcosa di buono, qualcosa di più” Federica
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“La tessitura è il mio lavoro. E’ anche la mia insegnante, mi insegna a conoscermi: ciò che mi piace e non mi piace, i miei limiti, misura la mia pazienza e soprattutto mi fa scoprire un mondo che mi sta appassionando” Alessia
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“La soddisfazione che provo nel vedere un prodotto finito riesce a darmi fiducia in me stessa e, giorno dopo giorno, credo sempre di più nelle mie potenzialità. E’ bello rendersi conto che con la determinazione, la tenacia e l’impegno si possono raggiungere dei grandi obiettivi” Martina